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Ogni individuo sia valorizzato in quanto persona e non per quello che produce

lunedì 25 luglio 2011

Avviso Pubblico "Case Accessibili"

Interventi di eliminazione delle barriere architettoniche e domotica nelle abitazioni private dei soggetti diversamente abili

POR Calabria FESR Asse IV “Qualità Della Vita e Inclusione Sociale” - Linea d’intervento 4.2.1.1
In conformità all’Avviso Pubblico della Regione Calabria “Case Accessibili” pubblicato sul BURC n. 25 del 24/06/2011 Parte III si comunica che sono aperti i termini per presentare le domande di contributo per l’eliminazione delle barriere architettoniche delle abitazioni private e per la realizzazione di interventi di domotica attraverso l’acquisizione di nuove tecnologie.
Sono finanziabili le seguenti tipologie di intervento:A) Eliminazione barriere architettoniche
B) Domotica e soluzioni tecnologiche per il miglioramento della qualità della vita
Gli interventi possono riguardare le abitazioni private ubicate presso:- edifici residenziali privati;
- edifici residenziali pubblici sovvenzionati e agevolati
Destinatari dell'intervento:
- disabili gravi che, alla data di presentazione della domanda, abbiano residenza anagrafica negli immobili interessati dall’intervento e il cui stato di salute sia certificato ai sensi della
Legge 5 febbraio 1992, n. 104 art. 3 comma 3 e dell’art.20 della legge 3 agosto n.102 del 2009 sul contrasto alle frodi in materia di invalidità civile.
- i soggetti che esercitano la tutela, la potestà ovvero l’amministrazione di sostegno dei soggetti indicati al punto precedente. Per tali soggetti non è richiesta necessariamente la
residenza anagrafica nell’immobile interessato dall’intervento.
Le domande redatte secondo l’apposito modello, reperibile presso il sito della regione Calabria www.regionecalabria.it, presso il sito del comune di Motta San Giovanni www.comunemottasg.it di cui all’allegato 1 dell’avviso della Regione Calabria sopracitato dovranno pervenire entro le ore 12 del giorno 08 agosto 2011 al Settore Politiche Sociali del Comune di residenza..
Per le domande spedite a mezzo raccomandata non farà fede il timbro dell’ufficio postale accettante.


martedì 19 luglio 2011

Al via i lavori dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità'

 L'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità si era insediato il 16 dicembre 2010 dopo la costituzione formale del 30 novembre con decreto ministeriale del ministro Sacconi, e si attendeva con ansia la prima riunione, che finalmente ora è arrivata. Il 6 luglio scorso, infatti, l'Osservatorio ha svolto la sua prima riunione plenaria presso il ministero del Lavoro e delle
Politiche sociali 
L'Osservatorio, voluto per promuovere concretamente i diritti delle persone con disabilità e monitorare lo stato di attuazione delle politiche sulla disabilità, è costituito da 40 membri con diritto di voto e altri dieci senza diritto di voto: rappresentanti di diversi ministeri, istituzioni, enti pubblici e previdenziali, organizzazioni sindacali, oltre a 15 esponenti delle organizzazioni del non profit impegnate per la tutela dei disabili e dei loro familiari.
Cuore dell'Osservatorio è il Comitato tecnico scientifico presieduto da Matilde Leonardi ("il motore, una persona che traina il mondo, la persona più giusta al posto giusto", dice Carletti) e composto da otto membri: Raffaele Tangorra (ministero del Lavoro e delle politiche sociali), Fiammetta Landoni (ministero della Salute), Raffaele Goretti (Conferenza delle regioni e delle province autonome), Paolo Anibaldi (Anci), Giovanni Pagano (Anmic e Fand), Pietro Vittorio Barbieri (Faip e Fish), Carlo Francescutti (esperto), Mario Melazzini (esperto).
In apertura della prima plenaria, il Ministro Sacconi ha posto l'attenzione, come cardini del lavoro futuro, dei temi della famiglia, del lavoro (legge 68/99 che viene elusa) e della scuola, auspicando due obiettivi: un impegno ad ampio raggio sul reperimento di dati sulla disabilità che possano orientare la discussione e suggerire soluzioni alle problematiche e la messa a fuoco di compiti particolari dell'Osservatorio, ad iniziare dalla verifica dell'attuazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.     
Dopo il Ministro hanno preso la parola i componenti dell'Osservatorio e hanno già fissato il primo obiettivo: organizzare il lavoro in commissioni tematiche, che affronteranno le singole questioni per poi riportarle nel comitato scientifico e nella plenaria. Le riunioni collettive si terranno, probabilmente, una volta ogni tre mesi.

Disabili.com

giovedì 7 luglio 2011

AL PRESIDENTE NAPOLITANO

Gentilissimo Presidente Napolitano.

 Sono la mamma di una ragazza con disabilità, ha la Sindrome di Rett, patologia altamente invalidante che l’ha resa totalmente non autosufficiente e siamo noi famiglia a prenderci cura di lei sostenuti dai pochi benefici previsti dalle leggi italiane, leggi  efficienti e esaustive  se fossero messe in atto correttamente  a cui dovrebbero essere riservati maggiori fondi specifici e non negoziabili.  Purtroppo così non è e noi come molte altre famiglie viviamo  una vita parallela a quella vissuta da chi non ha avuto la ventura di imbattersi nella disabilità. Non sto qui a raccontarle tutte le ingiustizie e le azioni illegittime moralmente e legalmente  che ci sono state presentate in tanti anni, 38, di vita vissuta con la disabilità di un figlio. Vorrei però invitarla a riflettere  su quanto Lei è chiamato ora a  legittimare apportando la sua firma per approvazione: IL  decreto per la correzione dei conti pubblici recentemente approvato in Consiglio dei Ministri. Quel decreto oltre alle varie discutibili  nuove norme per il riconoscimento dell’invalidità civile, al riconoscimento degli alunni con disabilità nella scuola per avere il diritto alla piena integrazione e al sostegno con insegnanti preparati e in numero congruo, ai ticket ulteriori  per i cittadini  che già sono pesantemente chiamati a partecipare alle spese sanitarie per mantenere quel Diritto alla Salute  riconosciuto dalla Costituzione , ma di fatto  ormai chiaramente e amaramente ignorato, presenta anche una  riduzione degli aumenti per le pensioni che superano i 1400 euro mensili, indipendentemente dal numero dei componenti della famiglia, perché Presidente, è molto differente la situazione finanziaria  di una famiglia composta da 1 persona  da quella di una famiglia composta invece da 3 o 4 persone. Noi abbiamo  cresciuto 3 figli  solo con lo stipendio di mio marito,ne abbiamo fatti studiare 2, affinchè diventassero una ricchezza per la società e non un peso, abbiamo  donato a questo obbiettivo tutta la nostra vita pensando a quando ormai sulla via del tramonto avremmo potuto dedicare tutte le attenzioni e le risorse a noi come coppia e alla nostra figliola con disabilità, fiduciosi in quello che ci era stato garantito  quando mio marito dopo 40 anni di lavoro è andato in pensione , ora tutto questo è messo in discussione, veniamo ritenuti ricchi  e la pensione di mio marito che è di poco superiore alla cifra sopra indicata non sarà per qualche anno aumentata  in riferimento al costo della vita. Non  solo, se io avessi la ventura di sopravvivere a mio marito mi troverò, perché di questo si tratta a vedere ridimensionata anche la pensione di  reversibilità con cui mantenere mia figlia  che mi auguro  viva ancora molto a lungo, anche se qualcuno dimostra ogni giorno con le proprie azioni di  sperare invece il contrario, e credo non ci sia bisogno di dire a chi mi riferisco, è così palese, c’è un desiderio chiaro e forte di ELIMINARE le persone con disabilità dalla società e non potendolo fare  apertamente lo fanno con l’eutanasia sociale. Ora leggo che delle “menti eccelse”  hanno deciso   di dare al Governo la delega dello stato fiscale e assistenziale e tremo al pensiero di quanto potrebbero mettere in atto, visto che non conoscono l’argomento (non è sufficiente essere nominati ministro e avere una poltrona in Parlamento per sapere cosa sia la disabilità con tutti i suoi limiti e le sue priorità, provare x credere ) e vogliono solo risparmiare sulle spalle di chi non ha certamente deciso di nascere o diventare disabile, ma che ha trovato comunque la forza e la volontà per affrontare la vita in maniera positiva e al meglio. Presidente, stiamo attraversando un momento difficile economicamente e tutti devono fare sacrifici, ma mi spiega perché i sacrifici vengono sempre chiesti ai cittadini più fragili? La nostra Costituzione a cui Lei ha spesso fatto riferimento nei suoi scritti non riconosce ai cittadini tutti pari diritti e pari opportunità? Allora  il buon esempio non dovrebbe venire dall’alto? A quando un drastico taglio ai privilegi parlamentari e istituzionali?Rifiuti di firmare quel decreto !Sono altri i comparti di spesa da includere, non il sociale e previdenziale  dei ceti medio-bassi Queste mie parole probabilmente non saranno  lette o prese in considerazione, però spero che  se un po’ di attenzione  ce la meritiamo pure noi comuni mortali siano almeno servite a far riflettere affinchè l’Italia  di cui pochi ormai abbiamo rispetto torni a essere la Nazione attenta, solidale e democratica del passato.

Cordialmente Marina Cometto

pubblicata da Marina Cometto il giorno lunedì 4 luglio 2011